Indossa l’uniforme mod. 1909 per ufficiali in tessuto cordellino (chiamato anche diagonale), di colore più grigio rispetto al panno della truppa, con giubba monopetto e colletto in piedi, chiusa da una fila di sei bottoni d’osso con copribottoniera, controspalline mobili dello stesso tessuto e quattro tasche di cui due al petto con cannoli e alette e due ai fianchi oblique a taglio sempre con alette.
Sui paramani spiccano le stellette di grado (Capitano) applicate in quella posizione dall’estate del 1915.
Il glorioso reggimento “Cavalleggeri Guide 19” è identificato dalle tipiche fiamme a tre punte bianche su colletto azzurro e completate dalle stellette a cinque punte.
Come copricapo tradizionale di questo reggimento è il colbacco.
All’atto della mobilitazione del 1915, ai reparti di cavalleria venne permesso il mantenimento dei loro prestigiosi copricapo seppur con l’uso di coperture in tela grigia e riportanti i rispettivi fregi di appartenenza ricamati in filo nero o stampati.
I colbacchi vennero aboliti, come tutti i copricapo tradizionali, in zona d’operazioni nell’aprile del 1916, quando già le nappine di metallo per gli ufficiali, che ne identificavano anche il grado, erano state sostituite con quelle di lana da truppa.
Il cinturone con fibbia a placca mod. 1914 è portato da tutti gli ufficiali di cavalleria sempre senza spallacci e accompagnato dalla bandoliera mod. 1914 alla quale si poteva anche agganciare la fondina per la pistola e una giberna posteriore.
La fondina per la pistola semiautomatica Glisenti 1910 in cal. 9 è portata con un passante unita al cinturone e un correggiolo collegato alla pistola garantisce che questa non vada persa.
Usanza degli ufficiali e in particolare quelli di cavalleria era l’impiego dei gambali a stecca invece delle comuni fasce mollettiere.
L’appartenenza al Corpo Aeronautico Militare era identificata per gli ufficiali aviatori dall’uso di un distintivo consistente in una aquila in volo, ricamata in oro e portata su ambedue le maniche della giubba.
L’aquila era coronata per gli ufficiali che avevano conseguito il secondo brevetto di pilota militare, e non coronata per quelli che avevano conseguito il primo brevetto.
L’ufficiale in questione porta questo distintivo sul petto della giubba in maniera “fuori ordinanza”.
I nastrini sul petto della giubba testimoniano le due medaglie d’argento al Valore Militare conseguite da questo valoroso ufficiale in guerra.